mercoledì 30 aprile 2008

Io sono razzista.

Lo ammetto con difficoltà ma sono razzista.
Non ho amici di destra, non ho amici cattolici praticanti.
Non li voglio nemmeno.
E' una questione istintiva, non li capisco, non approvo quello che muove le loro azioni, la morale che sottosta alle loro scelte.
Aborro gran parte delle giustificazioni che danno ai loro errori, non sono a mio agio per la frequente banalità dei moventi che agitano le loro passioni.
Non riesco a voler loro bene, ecco.
Arrivo alla simpatia, arrivo alla conoscenza superficiale, non vanno più a fondo dei convenevoli sociali.
Li accosto con un senso di disagio che non mi rende fiera.
Ma così è, inutile far tanto i democratici.

martedì 29 aprile 2008

Ruota

La prima donna mestruata che si presenta qui a casa mia, pannolone lines dentro lo slip, e mi fa: la ruota, la spaccata, lo jambé e il ponte giuro che si guadagna 50 dei nuovi euri.
Però deve essere il secondo del ciclo sennè non vale.

Un applauso al mentecatto che ha ideato la pubblicità "vj del castamazzo", per inciso.

Armiamoci e partite

«Non so cosa vuole la sinistra, noi siamo pronti, se vogliono fare gli scontri io ho trecentomila uomini sempre a disposizione, se vogliono accomodarsi».
Lo ha affermato il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, rispondendo ai giornalisti prima di varcare il portone di Montecitorio. «Mi auguro - ha aggiunto Bossi - che la sinistra scelga la via delle riforme, non come l'altra volta che non vollero assolutamente la riforma federale». E a chi gli chiede un giudizio sull'invito di Berlusconi alla Lega a evitare iperboli verbali, ricordando che solo ieri ha definito i suoi fucili di carta, Bossi replica: «I fucili sono sempre caldi».


Speriamo che te ne scoppi uno in mano, vivaddio.

lunedì 28 aprile 2008

Valduga

"O marea d'amore

sul ramo di mare del cuore...

Ma invera o invanisce il cuore?"

Perché poi Patrizia Valduga sia poco conosciuta resta per me un mistero insondabile.

Se l'amore è amore



Mi guardava come per dire "Quando fai vedere a tutti quanto sono bella?".
Glielo dovevo.

sabato 26 aprile 2008

Graphic novel

Come dice una cara amica non è periodo per letture, leggo solo fumetti.
Mi associo e segnalo alcune cose carine per la sezione graphic novels, che sarebbero poi le storie a fumetti.
"Cronachette" di Giacomo Nanni, flash di vita uomo-felino, che parla diretto alla sciatta gattara che abita nel mio cuore [Matilde somiglia al felino dell'opera], dialoghi quasi inesistenti, disegno bello e "parlante" [in realtà questo è più un fumetto che una graphic novel ma vabbè].
"Taglia e cuci" di Marjane Satrapi, dopo aver visto Persepolis amiche gentili ci regalarono questo divertente, femminile e acuto pezzo di Iran.
Dialoghi puntualissimi, uno spaccato di vita a volte amaro a volte divertente.
Menzione d'onore, come d'altronde in Persepolis, per la nonna.
Anche se gran parte delle amiche lettrici ne ha copia a casa segnalo "Fun home" di Alison Bechdel, che io ho amato molto, pur non capendo fino in fondo alcune dissertazioni culturali, ahimé.
Disegno bello, storia autobiografica intensa, toccante, umorismo di qualità notevole.
Mi vergogno un po' ma segnalo anche "Maus", che non è definibile se non con la parola "capolavoro".Storia autobiografica, di Art Spiegelman, un racconto intimo e dall'interno sull'olocausto.Imperdibile.
Mi vergogno perché lo conoscete tutti ma non si poteva non nominarlo, ecco.
W i fumetti w.

Trofie zucchinose

Questo sugo di pasta nasce come piatto non molto light ma con le oppurtune modifiche diviene un must per donne frettoline e a dieta.
1.se si dispone di un mixer porvi 2 zucchine a dadini, uno scalogno a pezzi, sale, peperoncino, un aglio a pezzetti e far diventare un trito abbastanza fine...se il mixer non c'è usare la grattugia da julienne o il coltello per avere una dadolata finiiiiissima;
2.porre il trito in un tegame, aggiungere due cucchiai d'olio, una ventina di pomodorini tagliati a metà e, se non si è a dieta, aggiungere una fettina di pancetta affumicata ridotta a trito finissimo;
3.accendere solo ora il fuoco: far cuocere coperto per 20 minuti, controllare che il sugo si sia asciugato, se non lo è contiunuare la cottura a fuoco scoperto, versarvi le trofie cotte in abbondante acqua salata, quelle fresche del banco del supermercato;
4.spolverare con una bella manciata di prezzemolo, far saltare il tutto, mangiare.

giovedì 24 aprile 2008

Promessa solenne

Quando muore Silvio mi sbronzo fino al coma etilico.

Braccialetto trallallà

Se questa puttanata del braccialetto elettronico antistupro troverà attuazione io mi comprerò un salvalavitaBeghelli, quelli con il mega tasto arancione che si regalano alla nonna rinco che non ha la badante, me lo metterò al collo e ci andrò ostentatamente in giro, tanto per essere originale.

Non amo i bracciali, non mi donano.

[ma come partoriscono idee così demenziali?Come?Come?]

mercoledì 23 aprile 2008

Ultimissime

Attenzione!
Pare che la Svezia si sia resa disponibile ad invaderci e a colonizzarci, con l'intento di traghettarci almeno verso il Basso Medioevo.

Sarebbe bellissimo.

La settimana del rumeno

Questa settimana va lo stupratore rumeno, forse la prossima il ladro albanese.
In maggio prevedo lo spacciatore marocchino.

Non voglio nemmeno iniziare la questione "informazione deviata" perché tutte le persone di buonsenso sanno che la gran parte degli stupri avviene tra le italiche pareti domestiche, che la gran parte dei ladri lavora diretta da italiani, che la maggior parte delle battone della Bruciata si vendono perché gli italiani fanno mercato, che la maggior parte degli spacciatori spaccia agli italiani e che il problema andrebbe affrontato alla fonte, non alla foce.

La mia unica domanda è: quale abominevole progetto hanno in cantiere i nostri governanti?
Perché il metodo è sempre quello: aizzano il popolo, fomentano, così quando arriverà la Proposta Indegna ci sembrerà quasi di averla voluta, di desiderarla da sempre.
Dopo qualche mese di tg imballati di extra comunitario stupra-rapina-ruba anche Bertinotti richiederà di prendere una posizione forte.

E io questo mi chiedo: cosa bolle nella pentola verdazzurra?

Pollo sorrentino latentemente omosessuale

Questa ricetta è già nota ad alcune amiche ma è così facile e light da meritare più ampia diffusione.
1.procurarsi un pollo intero, crudo, a busto, di quelli svuotati che costano poco;
2.preparare un trito abbondante di rosmarino, timo limone, aglio, salvia;
3.spalmare il trito dentro e fuori il volatile;
4.inserire nel di lui ano un limone intero, non trattato;
5.serrare con lo spago le gambine di modo che il limone non fuoriesca;
6.preparare un letto di sale grosso, adagiarvi il pollo, ricoprire di sale grosso, coprendolo completamente [servirà quindi una pirofila da forno molto alta];
7.infornare a 200° ventilato per 90 minuti, spegnere, aspettarne altri 30 prima di rompere il sale e mangiare.

E' molto morbido, profumato e digeribile e il grasso finisce tutto sul letto di sale.
Finanche il petto, che nel pollo arrosto è praticamente stoppa, diventa molto buono.

Una donna finita - Lezione numero 1

Oggi mi accorgevo che il Cayenne tirava misteriosamente a sinistra, colta da sospetto controllavo la gomma, tutto a posto.
Uscita dall'ufficio la suddetta porca giaceva completamente a terra.
Forte dei miei 450.000 km d'esperienza traevo la conclusione di aver forato, ma in maniera riparabile, e pertanto decidevo di trottare dal gommista, previa sequela di cristi e di madonne, ovviamente.
Giunta in loco mi attendeva una fila di 10 persone, nello specifico edili nervosissimi e 2 lesbiche indemoniate.
Toccava usare la mossa segreta, essendo io attesa altrove da lì a minuti 30.

Sguardo basso, capello arruffato, passo lentissimo mi dirigevo da colui che evidentemente era il Capo, un comune caso di Macho Machissimo Gommista.
E gli sfoderavo la mia migliore faccia di Sono una Donna Finita...non puoi farci niente, solo....forse, alleviare il mio dolore.
Voce bassissima, sguardo tristissimo esponevo il problema e mi fingevo disponibile ad aspettare ORE, salvo poi mettermi in un cantuccio con l'espressione di chi ha tanto sofferto nella vita.

Gli edili e le lesbiche sbuffavano e guardavano l'orologio, io occhio perso nell'orizzonte, un po' curva, in un angolino.
Come da Regola il Macho Machissimo veniva colto da pietà e mi faceva passare davanti a tutti, riparata la gomma, pagato euro 13, ringraziato quasi commossa, in perfetto orario.

La morale è: dove c'è un Macho Machissimo c'è un animo che vuole salvarvi.
Abusatene.

Casalinga di Voghera

Da 1 a 10: fare cyclette guardando X Factor, fascia d'ordinanza fra i capelli, quanto fa Casalinga di Voghera?

venerdì 18 aprile 2008

Un regalo per un'amica un po' tinta

Non riesco a mettere il link perché dio mi odia, però il pensiero è tutto per te, spero basti copiarlo in alto.
Pensa a come starai bene quando uscirà nelle sale...


http://www.iceagemovie.com/us/

La ricetta light del 17 aprile

Che verrà sottoposta quanto prima alle maestranze.

Cara melanzana non mi freghi!
Il nome del piatto affonda le sue radici nella pessima abitudine del siculo ortaggio di inzupparsi d'olio a ogni pié sospinto, cosa che lo rende di difficile gestione se si hanno a cena 3 edili su 4 a dieta serrata.

[1]Tagliare per il lungo un paio di melanzane [ci resta poco, per le dosi fate vobis], porle a morire nel forno caldo, con la parte interna cosparsa di sale grosso e rivolta verso l'alto, su una teglia coperta di carta da forno, finché la polpa non sarà morbida.
[2]Estrarle evitando ustioni, cavare la polpa, riporla, salare, pepare.
Nel mentre potevate: fare la doccia, scrivere due stronzate qui o altrove, pulire il bagno.
O potevate anche [3]mettere in un tegame un bel po' di pomodorini tagliati a metà, salarli, peparli, unire uno spicchio d'aglio e 2 cucchai 2 d'olio, senza soffriggere, a freddo, accendere il fuoco basso basso.
Potevate [4]incoperchiare finché i pomodori non avessero fatto sughetto, togliere l'aglio, unire la polpa di melanzana.
Potevate [5]anche mettere su l'acqua, così ora ci cuocevate dei fusilli stretti stretti, che avreste poi unito al sugo, assieme al prezzemolo fresco.

E invece vi siete messi sul divano, aspettando che lo facessi io.
Bravi.

Del merito

Ieri sera ho visto uno spettacolo di Beha, alcune cose perdibili, altre molto interessanti.
Su tutto forse il passaggio migliore è stato quello sulla meritocrazia, valore perduto e deriso in un Paese allo sbando, dove non conta più quel che vali ma che cognome porti, che amici hai, chi ti deve un favore.
Dove tutti credono di poter far tutto, di meritare tutto, di poter calpestare tutti "perché io valgo" .
Eh, no.
Il talento, come la bellezza vera, è un dono raro e prezioso.
Andrebbe coccolato, difeso, fatto fruttare, esaltato.
Invece un paio di coglioni: i figli di prendono il posto di quelli che potrebbero far bene, di chi avrebbe qualcosa da dare.
E finché parliamo di avere un capo incompetente MA figlio di Papà o una capo-ufficio inadatta MA amica del Presidente possiamo pure abbozzare, ma quando si parla di cosa pubblica, di aziende centrali per il Paese, di spazi della cultura, di Università, di ospedali, beh, allora avere un calendario alla mano e scendere tutti i Santi mi pare il minimo.
Ma io mi chiedo, come è accaduto?Quando?
Perché la chiave è lì, forse se capiamo dove e quando allora possiamo farci qualcosa, possiamo metterci mano, togliere questo macigno sullo stomaco di tanti che tanto non cambia niente, che tanto se non conosci nessuno il tuo destino è segnato.

Io, in terza media, ho vinto il secondo premio ad un concorso di poesia, con una poesia che non ricordo nemmeno, dal tanto era fondamentale per l'Umanità.
Mia madre era così fiera delle centomila lire in buoni libri vinte che mi sembrava veramente di essere una Grande Poetessa.13 anni.
Poi, però, ho letto la poesia di Francesca, quella che ha vinto il primo premio.
Me la ricordo ancora: uno schiaffo a mano aperta, un grido così bello che mi sono vergognata di aver pensato che il mio fosse talento.
Il suo lo era e lo è, il mio era un dilettantistico esercizio di presunzione.

E oggi son qui che mi chiedo quanti, invece, con un cognome e una coscienza diversi, hanno messo via questa vergogna e rubano il posto alle Francesca d'Italia, me lo chiedo e me ne dolgo moltissimo.

martedì 15 aprile 2008

Scusa mamma ha vinto Berlusconi

non credo ci sia altro da dire, no?
www.italianiamadrid.it

[lo so, non è un link, copiatelo, su]

Un'incredibile disfatta

Ditemi voi se è possibile: Silvia è uscita da X-Factor!

[bisognerà pur cercare, in qualche modo, di non soffocare nel proprio vomito post-elettorale]

lunedì 14 aprile 2008

Decoelhizzare il mondo

Questo sarebbe stato il primo punto del mio Programma Elettorale.
Coelho andale veloce, liberare scaffali delle librerie.
Inutile, spocchioso produttore di frasi fatte e citazioni da utilizzare per ogni evenienza, ma soprattutto quando si ha un amico depresso.
Frasi buttate lì che strizzano l'occhio a Neruda e a Kahlil, con un spruzzata di new age e copertine ammiccanti, ma che dei due poeti hanno veramente poco.

Una persona a me poco cara mi regalò "11 minuti", un'altra "Il cammino di Santiago".
Non si fa, è un brutto gesto regalare Coelho alla fondatrice del "Decoelhizziamo il Mondo".
Se qualcuno li vuole glieli regalo.

Films of the week

Altra passione, altra sezione, eh.
Segnalo qui a mo' di recensione-promemoria i film visti di recente, belli e brutti.
Ho dei gusti un po' così, per chi non lo sapesse, ecco.

La famiglia Savage
Parecchio bello, con Laura Linney, Philip Seymour Hoffman.
Il tema poteva far venir fuori un film da aprirsi le vene per il lungo e invece vecchiaia-morte-famiglia un po' di merda-infelicità personale danno comunque vita ad un film delicato, a tratti divertente, a tratti malinconico.Dialoghi brillanti, Laura Linney marry me [questo non c'entra però è sempre bene dirlo] e pure il biondo Philip è proprio bravo.

Juno
Avendo amato alla follia "Little miss sunshine" avevo il sospetto che mi sarebbe piaciuto.
Bello conoscersi, si risparmia del tempo.
"Juno" è delizioso, molto gggiovane nei dialoghi [vidilo in vos, io Donna Moderna], colonna sonora bella bella, Ellen Page brava e adattissima, una botta d'ottimismo.
Ps: solo per Alias-dipendenti: Sydney Bristow è viva e lotta insieme a noi.

Zodiac con Jake Gyllenhaal aka "il moro di Brokeback mountains", Robert Downey jr
A volte in treno mi capita di fare come mia nonna davanti al camino: mi cade la testa sulla spalla, trasalisco, bavetta alla bocca, guardo di sottecchi se qualcuno mi ha vista.
Qualcuno mi vede sempre, ma vabbè.
Mai mi era capitato davanti ad un fim su un serial killer.Mai nella vita.
Una palla tale che alla seconda ora [dopo un paio di nonna's time] ho sibilato un ma che due fatti coglioni non colto dalla Signora al mio fianco solo perché si stava facendo una ronfata epocale.
Peccato perché i due protagonisti solitamente mi piacciono molto.


Noise from Amerika

Segnalo un sito davvero davvero molto interessante, tenuto da un gruppo di cervelli in fuga [sic]

Io qui ho trovato spiegazioni illuminanti, per esempio sul voto utile.
http://www.noisefromamerika.org/

sabato 12 aprile 2008

La ricettina light del 12 aprile

Ognuno ha le passioni che si merita e visto che una delle mie è la cucina ogni tanto ci scriverò una ricettina.

Stasera a casa CV si mangia di magro, però la ricetta merita una menzione.



Filetti di cernia fintamente liffi

Fare insaporire i filetti di cernia con un'emulsione di sale, pepe e olio, un filo filo filo.

Fare appassire un cipollotto di Tropea tagliato fiiiiiiiine in un altro filo d'olio, aggiungere un bel bicchiere di vino bianco.

Quando la salsa di cipolla comincia ad asciugarsi unire qualche foglia di salvia e i filetti di cernia.

Coprire e far cuocere per una decina di minuti.

E' buono e se per filo si considera un cucchaio di olio è poco calorico.

La finta lifferia è la salsa, ottenuta senza farina e che quindi non darà problemi di digestione.

Bon appétit.

Domani si vota

Che sia voto utile, di protesta, perduto o sentito l'importante è andare a votare.
Tanto io perderò ma mai come stavolta l'importante è partecipare.
Anche perché così, in tutta sincerità, lamentarsi avrà un senso.

Ode alla Fa.Fa

Io ho una Fa.Fa bellissima.
La Fa.Fa è la Famiglia Facoltativa, quella che ti scegli, che ti crei negli anni e che ti salva la vita.
Quella che non ti stressa se non ci passi il Natale a mangiare panettone con un sorriso di legno, quella che se sei triste te la trovi sotto casa con una gerbera e un dvd.
E come le Famiglie Obbligatorie ha componenti diversi, ha parenti stretti stretti e parenti lontani, c'è quello affidabile e quello malinconico, quello che senti tutti i giorni e quello che chissà dove abita ora.
Ma la differenza fondamentale è che nessuno ti obbiga, sei lì perché vuoi, perché c'è un invisibile filo che rende bellissimo esserci, non c'è come movente un fantomatico legame di sangue.
Puoi inserirci l'amore della tua vita e la tua gatta, una collega, gli amici del cuore, le affinità elettive .
Puoi fare come ti pare, perché è facoltativa, non sarà tutelata da Casini o da Ferrara ma chissene,
Io sono pazza della mia Fa.Fa.