lunedì 14 aprile 2008

Films of the week

Altra passione, altra sezione, eh.
Segnalo qui a mo' di recensione-promemoria i film visti di recente, belli e brutti.
Ho dei gusti un po' così, per chi non lo sapesse, ecco.

La famiglia Savage
Parecchio bello, con Laura Linney, Philip Seymour Hoffman.
Il tema poteva far venir fuori un film da aprirsi le vene per il lungo e invece vecchiaia-morte-famiglia un po' di merda-infelicità personale danno comunque vita ad un film delicato, a tratti divertente, a tratti malinconico.Dialoghi brillanti, Laura Linney marry me [questo non c'entra però è sempre bene dirlo] e pure il biondo Philip è proprio bravo.

Juno
Avendo amato alla follia "Little miss sunshine" avevo il sospetto che mi sarebbe piaciuto.
Bello conoscersi, si risparmia del tempo.
"Juno" è delizioso, molto gggiovane nei dialoghi [vidilo in vos, io Donna Moderna], colonna sonora bella bella, Ellen Page brava e adattissima, una botta d'ottimismo.
Ps: solo per Alias-dipendenti: Sydney Bristow è viva e lotta insieme a noi.

Zodiac con Jake Gyllenhaal aka "il moro di Brokeback mountains", Robert Downey jr
A volte in treno mi capita di fare come mia nonna davanti al camino: mi cade la testa sulla spalla, trasalisco, bavetta alla bocca, guardo di sottecchi se qualcuno mi ha vista.
Qualcuno mi vede sempre, ma vabbè.
Mai mi era capitato davanti ad un fim su un serial killer.Mai nella vita.
Una palla tale che alla seconda ora [dopo un paio di nonna's time] ho sibilato un ma che due fatti coglioni non colto dalla Signora al mio fianco solo perché si stava facendo una ronfata epocale.
Peccato perché i due protagonisti solitamente mi piacciono molto.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow che notiziona!Io che aspettavo una rassegna di Bergmann ( si scrive così??)per poter conciliare le ronfate,basterà ottenere una copia di questo meraviglioso film utilissimo ad aumentare all'istante la melatonina???PS anche dopo uso di stupefacenti ed alcoool funziona???
sciau
Sondra:)

CarneVioletta ha detto...

ottimo a tal fine anche l'ultimo di Chabrol, "L'innocenza del peccato"