giovedì 24 aprile 2008

Braccialetto trallallà

Se questa puttanata del braccialetto elettronico antistupro troverà attuazione io mi comprerò un salvalavitaBeghelli, quelli con il mega tasto arancione che si regalano alla nonna rinco che non ha la badante, me lo metterò al collo e ci andrò ostentatamente in giro, tanto per essere originale.

Non amo i bracciali, non mi donano.

[ma come partoriscono idee così demenziali?Come?Come?]

10 commenti:

Demoiselle Tucano ha detto...

A me non me ne frega niente, comprerò il coso che fa bbzzzz a basso amperaggio ed andrò in giro minacciosa, sono anni che voglio farlo e nessuno me lo impedirà, nemmeno il ridicolo. Così smetto con la bottiglia vuota di Perrier nella borsetta, you know.

marco macchi ha detto...

Ma cos'è questo braccialetto? Di cosa si parla?

CarneVioletta ha detto...

si parla di questo

Numerose polemiche si sono sollevate dopo la proposta di Francesco Rutelli, in corsa per il Campidoglio, di munire le donne di un braccialetto elettronico antistupro. Questa volta le donne della sinistra si sono dette favorevoli mentre quelle del Popolo della Libertà hanno manifestato il loro disappunto incatenandosi, coperte da un burqa, alla stazione La Storta. Proprio qui, infatti, la scorsa settimana si è consumato l'ennesimo episodio di violenza che ha spinto Rutelli ad avanzare la discussa proposta.

"Non siamo né schiave né cani né macchine dotate di antifurto", ha affermato Barbara Saltamartini neo eletta del Pdl anche lei alla Storta con il burqa. Di segno opposto l'opinione delle associazioni femministe. "Perché no? Non è una misura obbligatoria, e se ci fa sentire più tutelate, ben venga", ha detto Manuela Moroli di Differenza Donna. Secondo Patrizia Sentinelli ex sottosegretaria agli Esteri, una delle leader romane della Sinistra Arcobaleno, il dispositivo, inoltre, "può essere uno strumento utile, una tecnologia a difesa dei cittadini come le paline dell'Sos in ogni stazione della metro o alla fermata dell'autobus. Anche se è la cultura del possesso del corpo che va stroncata".

Il braccialetto, già in vigore in Inghilterra dove è utilizzato per controllare i detenuti in libertà provvisoria, è stato adottato anche in Italia in via sperimentale. Enrico Morando, che ha curato il programma del leader del Partito Democratico Walter Veltroni, ha spiegato: "Ho studiato bene come si può mettere in pratica. Non è fantascienza, ma una realtà a portata di mano. Roma e Milano potrebbero già adottarla perché si basa sul sistema della banda larga, sul cosiddetto Wi-max. Indispensabile chiaramente che sul territorio ci siano 24 ore su 24 delle volanti che possano intervenire. Il costo dell'apparecchio è minimo, quello che va potenziato è il pattugliamento in ogni zona della città". Quindi schiacciando un bottone è possibile comunicare immediatamente alle Forze dell'ordine la propria posizione. Il Garante della Privacy, però, a tal proposito ha sollevato delle perplessità. "Se il segnale è fisso e in qualsiasi momento si può essere individuati, un problema di privacy c'è - ha affermato Francesco Pizzetti presidente dell'Authority - di sicuro serve un consenso molto informato. E' una misura molto rilevante e va studiata con cautela".

E intanto c'è già chi pensa a immettere questi dispositivi sul mercato, come la società di Codroipo vicino Udine, "OmniaEvo", che ha pensato a un sistema articolato su un portale web e su un dispositivo portatile.


così se una non lo vuole o se lo dimentica a casa è colpa sua, se l'aggrediscono.
Mi pare geniale, scaricare sulle vittime la responsabilità, visto che chi riceve le MIE TASSE per difendermi dichiara la resa verso i colpevoli

Demoiselle Tucano ha detto...

Sì sì, aspettiamo che venga stroncata la cultura del possesso del corpo. Resto in fiduciosa attesa di una rivoluzione culturale, proprio in Italì. Aspettiamo che una chiamata alle Forze dell'Ordine risulti utile ed abbia una risposta, che in quel frangente dovrebbe essere tempestiva. E' un fallimento culturale, politico, sociale. Quindi come vi si pone rimedio? Col ragionamento?

Anonimo ha detto...

Minkia ma è una notiziona!!!Il braccialetto antistupro!Che genialata,di questo passo arriveremo presto a quelle stupende cinture di castità tanto "in" nel medioevo,cmq se qualche donna lo desidera prego,facciamoglielo indossare;magari potrebbero brevettarne uno anche per cagnoline indifese,già mi immagino il barboncino blasonato della nostra vicina di casa,quello che io chiamo "FUFFY",che ha la cameretta con tanto di lettuccio e tutta una serie di collarini di svarowskkjijiji indossa sempre degli splendidi cappottini di "canel"...un giorno scende dall'auto la sua "padroncina" con Fuffy in braccio che abbaiava in modo sublime ed isterico come solo i cani viziati sanno fare..bbaaauuuu bbaaauuuuu...baaauuuu,allora la padroncina di rimando" su piccolina non fare così..PAPA' va a parcheggiare me torna subito!!!"
PAPA'????????
a zappar patate in siberiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

unica consolazione
io nacqui in un borgo medioevale credo mi abituerò anche al peggio:)
sciau
Sondra.

CarneVioletta ha detto...

e bravo Rutelli, che grazie anche a questa genialata hai regalato Roma ad Alemanno.
Bravo imbecille.

Anonimo ha detto...

W IL SALVALAFIGABEGHELLI!!!
TUCANO abbandona l'idea dello storditore per suini, faresti fuori il primo passante con pacemaker che ti ferma per chiedere informazioni stradali.
io non verrò a testimoniare in tribunale affinchè ti diano la semi infermità mentale...
K

CarneVioletta ha detto...

[io ho già testimoniato in tuo favore, attaccando con veemenza l'avvocato dell'accusa...vediamo di non farci riconoscere da tutti i giudici di Reggio..]

Demoiselle Tucano ha detto...

Veemenza meridionale, as usal.

CarneVioletta ha detto...

oh, insinuava.
Io li so gli avvocati: guardavo Ally McBeal, mica pizza&fichi.