Questi stranieri ci rubano il lavoro - povera Manuelona Nazionale.
Fremo nell'attesa.
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mercoledì 2 febbraio 2011
mercoledì 22 dicembre 2010
Errideluca
Ieri sera Erri De Luca mi ha rivolto la parola.
Cioè, in verità gliel'ho rivolta io e lui mi ha solo risposto, ma sarebbe sottilizzare.
Ha la voce, lo sguardo e l'aria che ti immagini, di un uomo quieto ma non rassegnato.
Cioè, in verità gliel'ho rivolta io e lui mi ha solo risposto, ma sarebbe sottilizzare.
Ha la voce, lo sguardo e l'aria che ti immagini, di un uomo quieto ma non rassegnato.
martedì 7 dicembre 2010
Involontariamente
Manuela Arcuri è testimonial di un libro dal titolo "Il labirinto femminile", di tale Marra, spot visto con i miei occhi ieri sera, su Rai3.
Lo spot è così demenziale da sembrare la parodia di uno spot, una cosa alla Chiambretti o alla Tropic Thunder, ed è davvero perfetto, a partire dal libro stesso: copertina surreale, contenuto delirante, titolo da manuale di satira, Manuela eccezionale nell'essere compita e forbita sempre sopra le righe .
Ma
invece
è
uno
spot
vero.
Sono attonita.
Lo spot è così demenziale da sembrare la parodia di uno spot, una cosa alla Chiambretti o alla Tropic Thunder, ed è davvero perfetto, a partire dal libro stesso: copertina surreale, contenuto delirante, titolo da manuale di satira, Manuela eccezionale nell'essere compita e forbita sempre sopra le righe .
Ma
invece
è
uno
spot
vero.
Sono attonita.
giovedì 2 dicembre 2010
(piccolo)
Francesco (Piccolo) ha scritto questa (piccola) raccolta di (piccole) felicità trascurabili, alcune da vera (piccola) carogna, alcune da (piccoli) veri stronzetti.
Divertente, di (piccola) identificazione ghignante.
Il mio più classico MdTF è
aprire il portone, vedere la luce nell'ascensore che ti dice ciao sono qui per te, entrarci e, proprio mentre si chiude la porta, sentire uno che traffica affannosamente con le chiavi per aprire il portone, uno che spera di trovare l'ascensore ad aspettarlo - e tu sai che quell'uno non ce la farà mai ad aprire in tempo e ghighi perché non lo aspetterai, oggi niente passaggio.
L'uno è il farmacista, di solito, ché chiude all'una e mi sta sui coglioni.
Divertente, di (piccola) identificazione ghignante.
Il mio più classico MdTF è
aprire il portone, vedere la luce nell'ascensore che ti dice ciao sono qui per te, entrarci e, proprio mentre si chiude la porta, sentire uno che traffica affannosamente con le chiavi per aprire il portone, uno che spera di trovare l'ascensore ad aspettarlo - e tu sai che quell'uno non ce la farà mai ad aprire in tempo e ghighi perché non lo aspetterai, oggi niente passaggio.
L'uno è il farmacista, di solito, ché chiude all'una e mi sta sui coglioni.
lunedì 1 marzo 2010
Ho fatto pace con Cenerentola
Questo we ho fatto pace con una vecchia amica, grazie ad un film
delicato e ad un libro magico che hanno preso Cenerentola e me l'hanno portata a casa, piacevole come mai.
Menzione speciale ai bellissimi gatti de "Il Riccio" e precisazione - piuttosto inutile - su quanto io mi sia perdutamente innamorata di Kaisa e giri quindi ora tutta svagata e sospirosa per casa.
Ahhhhhh, che romance, che tenerezza, che intensità, favola consigliatissima.
delicato e ad un libro magico che hanno preso Cenerentola e me l'hanno portata a casa, piacevole come mai.
Menzione speciale ai bellissimi gatti de "Il Riccio" e precisazione - piuttosto inutile - su quanto io mi sia perdutamente innamorata di Kaisa e giri quindi ora tutta svagata e sospirosa per casa.
Ahhhhhh, che romance, che tenerezza, che intensità, favola consigliatissima.
lunedì 12 ottobre 2009
Io sono un gatto
Comprai questo libro del 1905 per la foto di copertina e per il titolo.
E ora scopro che è pure bello.
E ora scopro che è pure bello.
lunedì 5 ottobre 2009
Accabadora
Un libro bellissimo, intenso e pieno, di poche sceltissime parole.
Un libro che ricorderò per tanto tempo.
Che dovete leggere assolutamente.
Un libro che ricorderò per tanto tempo.
Che dovete leggere assolutamente.
lunedì 10 agosto 2009
A chi resta
Un paio di consigli a chi resta a casa e cerca refrigerio sotto al condizionatore. Segnalo alcuni film, casualmente tutti -quale in pieno, quali collateralmente- a tema "scuola".
"Il dubbio", ambientato in una scuola cattolica negli USA anni '60, affronta la questione innovazione, apertura al moderno vs attaccamento alla tradizione, puntando dritto al conflitto certezze vs dubbio, quale che sia l'ambito.
Interpretato magistralmente, un filo lento ma molto bello.
"L'onda" è un film tedesco -e questo ne scusa tanti limiti- ambientato nella Germania 2008, ggiovani di oggi alle prese con ideologia e mondo reale, con in primo piano il paradosso dell'insegnamento che arriva a segno ma passa il limite, perché non tiene conto della potenza che innesca.Interessante, se si ha l'indulgenza necessaria [ricordare sempre: film tedesco].
"Vuoti a rendere" è un film polacco e non sarà necessaria nessuna indulgenza, beh, forse un filo nel finale.
Bellissimo, sulla voglia di vivere ogni attimo, di non trascinarsi, di cercarsi sempre, sulla curiosità e l'allegria.
[io l'ho trovato commovente, ma ho gli ormoni in vortice, non so se vale]
Chi invece va in piscina può leggersi "Acqua agli elefanti" un bel romanzo sul mondo del circo americano degli anni '30, ma anche sulla solitudine, sul sacrificio e sull'amore per gli animali.
Chi va in ferie, beh, che altro dire?
"Il dubbio", ambientato in una scuola cattolica negli USA anni '60, affronta la questione innovazione, apertura al moderno vs attaccamento alla tradizione, puntando dritto al conflitto certezze vs dubbio, quale che sia l'ambito.
Interpretato magistralmente, un filo lento ma molto bello.
"L'onda" è un film tedesco -e questo ne scusa tanti limiti- ambientato nella Germania 2008, ggiovani di oggi alle prese con ideologia e mondo reale, con in primo piano il paradosso dell'insegnamento che arriva a segno ma passa il limite, perché non tiene conto della potenza che innesca.Interessante, se si ha l'indulgenza necessaria [ricordare sempre: film tedesco].
"Vuoti a rendere" è un film polacco e non sarà necessaria nessuna indulgenza, beh, forse un filo nel finale.
Bellissimo, sulla voglia di vivere ogni attimo, di non trascinarsi, di cercarsi sempre, sulla curiosità e l'allegria.
[io l'ho trovato commovente, ma ho gli ormoni in vortice, non so se vale]
Chi invece va in piscina può leggersi "Acqua agli elefanti" un bel romanzo sul mondo del circo americano degli anni '30, ma anche sulla solitudine, sul sacrificio e sull'amore per gli animali.
Chi va in ferie, beh, che altro dire?
lunedì 27 luglio 2009
Viaggi dal divano
Un viaggio in Giappone con Amélie Nothomb e uno a Santo Domingo con Junot Diaz.
"Stupore e tremori" ovvero "Fantozzi va in Giappone" è un'escalation parossistica ed ironica delle disavventure di un'europea in Giappone, carinissimo.
"La breve favolosa vita di Oscar Wao" è un tuffo nella vita di un nerd immerso nel fantasy, tenero e dolente, ma anche nella storia di Santo Domingo e della forza e del destino, veramente un bel libro.
Peccato solo non avere tanta conoscenza del mondo di Tolkien e affini, probabilmente con gli strumenti giusti sarebbe stato ancora più godibile.
"Stupore e tremori" ovvero "Fantozzi va in Giappone" è un'escalation parossistica ed ironica delle disavventure di un'europea in Giappone, carinissimo.
"La breve favolosa vita di Oscar Wao" è un tuffo nella vita di un nerd immerso nel fantasy, tenero e dolente, ma anche nella storia di Santo Domingo e della forza e del destino, veramente un bel libro.
Peccato solo non avere tanta conoscenza del mondo di Tolkien e affini, probabilmente con gli strumenti giusti sarebbe stato ancora più godibile.
martedì 24 febbraio 2009
Il giorno prima della felicità
di Erri de Luca.
[che sollievo al cuore che è, vedere i propri pensieri far capolino fra le righe scritte da un'anima delicata, toccante senza mai diventare molesta.
Una carezza gratis, come sempre]
[che sollievo al cuore che è, vedere i propri pensieri far capolino fra le righe scritte da un'anima delicata, toccante senza mai diventare molesta.
Una carezza gratis, come sempre]
martedì 3 febbraio 2009
Umarells
Me la ghigno come una pazza da ieri sera: ho ricevuto un regalo ficherrimo, un libro strepitoso -che ha anche un blog strepitoso alle spalle.
Un libro che sarà pietra miliare, un anno zero a cui far riferimento: foto e didascalie definitive, tombali.
Ci sarà un prima e ci sarà un dopo, umarells.
Imperdibile, una fonte di buonumore da tenere sempre sottomano.
Mai più senza, accattatevell'!
Un libro che sarà pietra miliare, un anno zero a cui far riferimento: foto e didascalie definitive, tombali.
Ci sarà un prima e ci sarà un dopo, umarells.
Imperdibile, una fonte di buonumore da tenere sempre sottomano.
Mai più senza, accattatevell'!
giovedì 13 novembre 2008
La separazione del maschio [ma anche della femmina]
di Francesco Piccolo.
Letto d'un fiato ma non so mica se piace a tanti.
O meglio: non so se tutti quelli a cui piace avranno poi voglia di dirlo ad alta voce.
Un sacco di sesso e di ossessioni, scritto benissimo, un viaggio puntuale e senza attenuanti nella testa e nelle mutande di un uomo.
Le code di paglia prendono fuoco, poteva essere il sottotitolo, leggendo alcuni pensieri, alcuni percorsi per arrivare a spiegare un concetto, ho trovato pezzi di me, sparsi in tutti i personaggi, ho riso tanto e ho pensato che meno male, che certe cose non le ho pensate solo io.
Pezzi lontani e pezzi presenti di me mi facevano ciao con la manina ed è stato bello.
Beh, se vi capita dateci una letta.
Letto d'un fiato ma non so mica se piace a tanti.
O meglio: non so se tutti quelli a cui piace avranno poi voglia di dirlo ad alta voce.
Un sacco di sesso e di ossessioni, scritto benissimo, un viaggio puntuale e senza attenuanti nella testa e nelle mutande di un uomo.
Le code di paglia prendono fuoco, poteva essere il sottotitolo, leggendo alcuni pensieri, alcuni percorsi per arrivare a spiegare un concetto, ho trovato pezzi di me, sparsi in tutti i personaggi, ho riso tanto e ho pensato che meno male, che certe cose non le ho pensate solo io.
Pezzi lontani e pezzi presenti di me mi facevano ciao con la manina ed è stato bello.
Beh, se vi capita dateci una letta.
martedì 19 agosto 2008
Sono a pagina 450
Anche l'estate 2008 mi vede serva di un libro.
Serva al punto di esser lieta di non avere impegni per leggere, eh.
Serva da essere a pagina 450 in giorni 3.
Egli giaceva da mesi [o anni, devo controllare]sul comodino, libro prestato da amico prezioso con le parole pesante ma splendido.
Non è pesante, non è splendido.
E' perfetto.
700 pagine e non una parola di troppo, non una descrizione gratuita, non un'analisi stanca o buttata lì, non una parentesi -e ce ne sono tante- che non componga un mosaico perfetto.
La sensazione di comprensione totale che poche volte si prova, l'emozione dell'ingranaggio svelato, del senso dipanato di ogni parola.
Che porti fuori dal romanzo come un dono.
Io questa cosa qui l'ho provata per Goliarda Sapienza, per la Parrella, per Foer e per pochi altri.
La trama c'entra poco, come c'entrano poco i pezzi con il puzzle: è il senso di capolavoro, quello che resta.
Sette tipi di ambiguità
di Perlman Elliot
Serva al punto di esser lieta di non avere impegni per leggere, eh.
Serva da essere a pagina 450 in giorni 3.
Egli giaceva da mesi [o anni, devo controllare]sul comodino, libro prestato da amico prezioso con le parole pesante ma splendido.
Non è pesante, non è splendido.
E' perfetto.
700 pagine e non una parola di troppo, non una descrizione gratuita, non un'analisi stanca o buttata lì, non una parentesi -e ce ne sono tante- che non componga un mosaico perfetto.
La sensazione di comprensione totale che poche volte si prova, l'emozione dell'ingranaggio svelato, del senso dipanato di ogni parola.
Che porti fuori dal romanzo come un dono.
Io questa cosa qui l'ho provata per Goliarda Sapienza, per la Parrella, per Foer e per pochi altri.
La trama c'entra poco, come c'entrano poco i pezzi con il puzzle: è il senso di capolavoro, quello che resta.
Sette tipi di ambiguità
di Perlman Elliot
lunedì 7 luglio 2008
La pergamena della seduzione
Il titolo è uno dei più brutti della storia, va detto.
L'autrice è Gioconda Belli, già madre di "La donna abitata", libro che ho amato parecchio, ed è per questo che amico dai gusti affini mi passò questo suo nuovo romanzo.
Di "La donna abitata" resta l'idea del parallelo fuso, del racconto di due vite che pian piano e in vario modo si fondono.
Bello il racconto, storicamente mi pare anche piuttosto puntuale, della vita di Giovanna la Pazza, bella pure l'idea del racconto e dell'immedesimazione come chiave che apre porte nascoste.
Il finale è quasi una puttanata, ma come lettura estiva secondo me va benissimo.
Piacerà a chi ha amato "L'ombra del vento" di Zafon, ci scommetterei dei soldi.
Io poi che ho in programma un viaggio in Andalusia me lo sono proprio goduto un sacco.
Ovviamente mi sono innamorata di Giovanna la Pazza, neanche da dire.
L'autrice è Gioconda Belli, già madre di "La donna abitata", libro che ho amato parecchio, ed è per questo che amico dai gusti affini mi passò questo suo nuovo romanzo.
Di "La donna abitata" resta l'idea del parallelo fuso, del racconto di due vite che pian piano e in vario modo si fondono.
Bello il racconto, storicamente mi pare anche piuttosto puntuale, della vita di Giovanna la Pazza, bella pure l'idea del racconto e dell'immedesimazione come chiave che apre porte nascoste.
Il finale è quasi una puttanata, ma come lettura estiva secondo me va benissimo.
Piacerà a chi ha amato "L'ombra del vento" di Zafon, ci scommetterei dei soldi.
Io poi che ho in programma un viaggio in Andalusia me lo sono proprio goduto un sacco.
Ovviamente mi sono innamorata di Giovanna la Pazza, neanche da dire.
giovedì 8 maggio 2008
La solitudine dei numeri primi
Io questo libro di Giordano [Ed. Mondadori] non lo leggerò perché non potrà mai essere all'altezza di un titolo così bello.
E' spesso così: un titolo bellissimo e una delusione in arrivo.
Solo Foer è sempre all'altezza dei suoi titoli, sia "Ogni cosa è illuminata" che "Molto forte, incredibilmente vicino" fanno ringraziare la sorte di aver imparato a leggere.
Certo se qualcuno volesse evitarmi la delusione leggendolo e dicendomi se ne vale la pena gliene sarei grata.
E' spesso così: un titolo bellissimo e una delusione in arrivo.
Solo Foer è sempre all'altezza dei suoi titoli, sia "Ogni cosa è illuminata" che "Molto forte, incredibilmente vicino" fanno ringraziare la sorte di aver imparato a leggere.
Certo se qualcuno volesse evitarmi la delusione leggendolo e dicendomi se ne vale la pena gliene sarei grata.
domenica 4 maggio 2008
Trevisan Vitaliano Fans Club
Tre piccoli gioielli
Tre piccoli libri, piccoli solo per il numero di pagine, che mi sento di consigliare.
Mal di pietre di Milena Agus
Una donna piena di poesia e d'amore si apre e si svela in questo piccolo gioiello azzurro, scritto con un puntualità lieve e sempre a segno.
pagine 119
In nome della madre di Erri De Luca
Erri De Luca mi commuove da sempre, tocca una parte lontana di me come pochi e questo racconto, la gravidanza di Maria vista dal suo punto di vista, è così bello che non ci si crede che l'abbia scritto un uomo.
pagine 79
Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid
Dialogo ad una sola voce, serratissimo e avvincente, con un giovane e brillante pakistano che si trova stretto fra opposte correnti che scorrono nella sua vita e lo attraversano tirando giù affetti, ambizioni e progetti.Un capolavoro.
pagine 134
In un totale di 332 pagine si trovano amore, spiritualità e attualità, tutti vissuti e narrati da punti di vista molto originali.
Mal di pietre di Milena Agus
Una donna piena di poesia e d'amore si apre e si svela in questo piccolo gioiello azzurro, scritto con un puntualità lieve e sempre a segno.
pagine 119
In nome della madre di Erri De Luca
Erri De Luca mi commuove da sempre, tocca una parte lontana di me come pochi e questo racconto, la gravidanza di Maria vista dal suo punto di vista, è così bello che non ci si crede che l'abbia scritto un uomo.
pagine 79
Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid
Dialogo ad una sola voce, serratissimo e avvincente, con un giovane e brillante pakistano che si trova stretto fra opposte correnti che scorrono nella sua vita e lo attraversano tirando giù affetti, ambizioni e progetti.Un capolavoro.
pagine 134
In un totale di 332 pagine si trovano amore, spiritualità e attualità, tutti vissuti e narrati da punti di vista molto originali.
lunedì 28 aprile 2008
Valduga
"O marea d'amore
sul ramo di mare del cuore...
Ma invera o invanisce il cuore?"
Perché poi Patrizia Valduga sia poco conosciuta resta per me un mistero insondabile.
sul ramo di mare del cuore...
Ma invera o invanisce il cuore?"
Perché poi Patrizia Valduga sia poco conosciuta resta per me un mistero insondabile.
sabato 26 aprile 2008
Graphic novel
Come dice una cara amica non è periodo per letture, leggo solo fumetti.
Mi associo e segnalo alcune cose carine per la sezione graphic novels, che sarebbero poi le storie a fumetti.
"Cronachette" di Giacomo Nanni, flash di vita uomo-felino, che parla diretto alla sciatta gattara che abita nel mio cuore [Matilde somiglia al felino dell'opera], dialoghi quasi inesistenti, disegno bello e "parlante" [in realtà questo è più un fumetto che una graphic novel ma vabbè].
"Taglia e cuci" di Marjane Satrapi, dopo aver visto Persepolis amiche gentili ci regalarono questo divertente, femminile e acuto pezzo di Iran.
Dialoghi puntualissimi, uno spaccato di vita a volte amaro a volte divertente.
Menzione d'onore, come d'altronde in Persepolis, per la nonna.
Anche se gran parte delle amiche lettrici ne ha copia a casa segnalo "Fun home" di Alison Bechdel, che io ho amato molto, pur non capendo fino in fondo alcune dissertazioni culturali, ahimé.
Disegno bello, storia autobiografica intensa, toccante, umorismo di qualità notevole.
Mi vergogno un po' ma segnalo anche "Maus", che non è definibile se non con la parola "capolavoro".Storia autobiografica, di Art Spiegelman, un racconto intimo e dall'interno sull'olocausto.Imperdibile.
Mi vergogno perché lo conoscete tutti ma non si poteva non nominarlo, ecco.
W i fumetti w.
Mi associo e segnalo alcune cose carine per la sezione graphic novels, che sarebbero poi le storie a fumetti.
"Cronachette" di Giacomo Nanni, flash di vita uomo-felino, che parla diretto alla sciatta gattara che abita nel mio cuore [Matilde somiglia al felino dell'opera], dialoghi quasi inesistenti, disegno bello e "parlante" [in realtà questo è più un fumetto che una graphic novel ma vabbè].
"Taglia e cuci" di Marjane Satrapi, dopo aver visto Persepolis amiche gentili ci regalarono questo divertente, femminile e acuto pezzo di Iran.
Dialoghi puntualissimi, uno spaccato di vita a volte amaro a volte divertente.
Menzione d'onore, come d'altronde in Persepolis, per la nonna.
Anche se gran parte delle amiche lettrici ne ha copia a casa segnalo "Fun home" di Alison Bechdel, che io ho amato molto, pur non capendo fino in fondo alcune dissertazioni culturali, ahimé.
Disegno bello, storia autobiografica intensa, toccante, umorismo di qualità notevole.
Mi vergogno un po' ma segnalo anche "Maus", che non è definibile se non con la parola "capolavoro".Storia autobiografica, di Art Spiegelman, un racconto intimo e dall'interno sull'olocausto.Imperdibile.
Mi vergogno perché lo conoscete tutti ma non si poteva non nominarlo, ecco.
W i fumetti w.
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