Tre piccoli libri, piccoli solo per il numero di pagine, che mi sento di consigliare.
Mal di pietre di Milena Agus
Una donna piena di poesia e d'amore si apre e si svela in questo piccolo gioiello azzurro, scritto con un puntualità lieve e sempre a segno.
pagine 119
In nome della madre di Erri De Luca
Erri De Luca mi commuove da sempre, tocca una parte lontana di me come pochi e questo racconto, la gravidanza di Maria vista dal suo punto di vista, è così bello che non ci si crede che l'abbia scritto un uomo.
pagine 79
Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid
Dialogo ad una sola voce, serratissimo e avvincente, con un giovane e brillante pakistano che si trova stretto fra opposte correnti che scorrono nella sua vita e lo attraversano tirando giù affetti, ambizioni e progetti.Un capolavoro.
pagine 134
In un totale di 332 pagine si trovano amore, spiritualità e attualità, tutti vissuti e narrati da punti di vista molto originali.
domenica 4 maggio 2008
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8 commenti:
Mal di pietre è semplice e naturalissimo (mi è venuto così), ma la cosa più deliziosa è il cane salsiccia in copertina. Erri De Luca è affascinante e disarmante come un abbraccio, come sempre. Vorrei dire a tutti di evitare come la peste "L'eleganza del riccio".
Di Milena Agus ho letto recentemente Ali di Babbo, che però mi ha un po' deluso...
Mal di pietre ancora non l'ho letto, ma intanto mi sono portata avanti regalandolo a mia cognata :-)
Babbo con la maiuscola che cos'è? Mi vengono in mente I Babbi.
non nominare i Babbi sennò soffro.
E sì, Erri De Luca, insieme a Giuni Russo, ovunque e comunque mi disarma e mi riconcilia.
Mi ricordo ancora, e sai che per me è difficile, quando ci leggesti "Una nuvola come tappeto" stravaccate sotto l'ombrellone al fiume. Vicino casa mia c'è un uomo che gli somiglia, ci ho parlato un paio di volte (si occupa di selezione di personale), mi sono convinta che sia suo fratello, ci assomiglia ed ha lo stesso modo di fare gentile e fermo. Dovevo avere un'espressione inebetita quel paio di volte.
Ricordo anche io, nel dettaglio il complesso di Reuven, you know.
Bellissimo anche quello, anche se il mio preferito resta forse "Montediddio", che non credo sia stato però oggetto di pubblica lettura da parte mia.
Montediddio è quello con lo scarpolino e l'angelo con le ali inespresse?
yes, quello
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