Ieri sera Erri De Luca mi ha rivolto la parola.
Cioè, in verità gliel'ho rivolta io e lui mi ha solo risposto, ma sarebbe sottilizzare.
Ha la voce, lo sguardo e l'aria che ti immagini, di un uomo quieto ma non rassegnato.
mercoledì 22 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Grip 2001
Al lavoro ho una Grip 2001 Faber-Castell sovrastata da una piccola HK di plastica e da giorni mi infastidiva il suo tratto, ma non riuscivo a mettere a fuoco il perché.
Scrivevo e lo trovavo profondamente antipatico, opaco, poco chiaro, grossolano.
Ho visto la mia mano prendere il temperino e fare una punta affilatissima, senza che io le ordinassi di farlo.
Lucido, pulito, senza sbavature - il tratto corre tranquillo sulla carta e scrive piccolo piccolo.
God bless sharpeners.
Scrivevo e lo trovavo profondamente antipatico, opaco, poco chiaro, grossolano.
Ho visto la mia mano prendere il temperino e fare una punta affilatissima, senza che io le ordinassi di farlo.
Lucido, pulito, senza sbavature - il tratto corre tranquillo sulla carta e scrive piccolo piccolo.
God bless sharpeners.
venerdì 17 dicembre 2010
Cake pops - eh zum zum zum, eh là là là*
Oh Signore Dio dell'Universo, che qualcuno mi aiuti: sono mignon, rotondi, personalizzabili all'infinito.
Questi supersuperdeliziosilovvalovvapallini mi porteranno alla rovina.
Sento che diventeranno un'ossessione.
Me la sento che mi chiude la venuzza della testa.
Devo procurarmi un migliaio di bastoncini di chupa chupa e una biro edibile.
Intendo dire: devo procurarmeli ora.
Ah, ho già deciso che non userò impasto della torta, amalgama burrosa e copertura indicate nelle ricette on line: renderò pallina infilzata la qualsiasi e la decorerò come mi pare.
Tenetevi pronti.
*titolo dedicato a Matilde
Questi supersuperdeliziosilovvalovvapallini mi porteranno alla rovina.
Sento che diventeranno un'ossessione.
Me la sento che mi chiude la venuzza della testa.
Devo procurarmi un migliaio di bastoncini di chupa chupa e una biro edibile.
Intendo dire: devo procurarmeli ora.
Ah, ho già deciso che non userò impasto della torta, amalgama burrosa e copertura indicate nelle ricette on line: renderò pallina infilzata la qualsiasi e la decorerò come mi pare.
Tenetevi pronti.
*titolo dedicato a Matilde
martedì 7 dicembre 2010
Involontariamente
Manuela Arcuri è testimonial di un libro dal titolo "Il labirinto femminile", di tale Marra, spot visto con i miei occhi ieri sera, su Rai3.
Lo spot è così demenziale da sembrare la parodia di uno spot, una cosa alla Chiambretti o alla Tropic Thunder, ed è davvero perfetto, a partire dal libro stesso: copertina surreale, contenuto delirante, titolo da manuale di satira, Manuela eccezionale nell'essere compita e forbita sempre sopra le righe .
Ma
invece
è
uno
spot
vero.
Sono attonita.
Lo spot è così demenziale da sembrare la parodia di uno spot, una cosa alla Chiambretti o alla Tropic Thunder, ed è davvero perfetto, a partire dal libro stesso: copertina surreale, contenuto delirante, titolo da manuale di satira, Manuela eccezionale nell'essere compita e forbita sempre sopra le righe .
Ma
invece
è
uno
spot
vero.
Sono attonita.
venerdì 3 dicembre 2010
giovedì 2 dicembre 2010
La casa di Babbea Natale
(piccolo)
Francesco (Piccolo) ha scritto questa (piccola) raccolta di (piccole) felicità trascurabili, alcune da vera (piccola) carogna, alcune da (piccoli) veri stronzetti.
Divertente, di (piccola) identificazione ghignante.
Il mio più classico MdTF è
aprire il portone, vedere la luce nell'ascensore che ti dice ciao sono qui per te, entrarci e, proprio mentre si chiude la porta, sentire uno che traffica affannosamente con le chiavi per aprire il portone, uno che spera di trovare l'ascensore ad aspettarlo - e tu sai che quell'uno non ce la farà mai ad aprire in tempo e ghighi perché non lo aspetterai, oggi niente passaggio.
L'uno è il farmacista, di solito, ché chiude all'una e mi sta sui coglioni.
Divertente, di (piccola) identificazione ghignante.
Il mio più classico MdTF è
aprire il portone, vedere la luce nell'ascensore che ti dice ciao sono qui per te, entrarci e, proprio mentre si chiude la porta, sentire uno che traffica affannosamente con le chiavi per aprire il portone, uno che spera di trovare l'ascensore ad aspettarlo - e tu sai che quell'uno non ce la farà mai ad aprire in tempo e ghighi perché non lo aspetterai, oggi niente passaggio.
L'uno è il farmacista, di solito, ché chiude all'una e mi sta sui coglioni.
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