domenica 12 ottobre 2008

Discovering dattero

Con un occhio all'Alhambra [e uno al naso più bello del mondo], è così che ho scoperto che i datteri al naturale sono superbi nei piatti salati, mentre soffiavo via i miei 33 anni, sotto una bellissima luna granadina.
Questa cosa dovevo elaborarla, ovviamente, e sottoporla a terzi.
E non poteva uscirne nulla di light, visto che parliamo di datteri.

Esistono soggetti che acquistano la base per torte salate [di pane, sfoglia o brisè] già pronta, nel caso apparteniate a tale trista genia passate al punto 4.

1. sciogliere un cubetto di lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida, con una punta di zucchero;
2. impastare 500 gr di farina forte [tipo Manitoba o speciale pizze, io uso Spadoni] con un po' di sale fino, un cucchiaio d'olio evo, un bel pizzicone di pepe nero e il liquido del punto 1, finché non diventerà una bella palla omogenea e liscia;
3. incidere a croce la palla e lasciarla lievitare, coperta da un tovagliolo umido e tenendola al caldino per un paio d'ore, tipo sotto una copertina di pile;
4. stenderla a rettangolo;
5. farcirla con provola affumicata a cubetti, fettine di pancetta e cubetti di datteri al naturale, snocciolati e sbucciati [siate parchi con ogni ingrediente];
6. arrotolare il rettangolo sul lato lungo e poi formare un anello con il rotolo;
7. bucherellare l'anello, infornarlo su carta da forno, senza olio o altro;
8. cuocere per circa 35 minuti a 180° [nel mio forno* 20 minuti statico+15 ventilato, ripiano basso] finché non diventerà appena colorato, sia sopra che sotto;
9. mangiare, avendo cura di invitare qualcuno per condividere il senso di colpa...
meglio se il qualcuno esce pazzo per chi cucina [miao]

*Anarchy in the Oven

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggere di queste succulentate senza poterle assaggiare mi porta in dietro con il tempo: mia nonna Nerina era solita guardare il programma di ricette dell'inossidabile Wilma De Angelis.
Tutti i giorni si sedeva a tavola a pranzo, ti guardava e ti diceva: "Ti ssa cosa la ghà cusinà oggi la Wilma in tivù?"...e partiva con un dettagliato racconto della ricetta del giorno.
...mai che ne avesse cucinata una!!!
Che fameeeee!!!!!!!

CarneVioletta ha detto...

le ricette che posto, ti confido il segreto di Pulcinella, sono spesso ricette richieste dalle cavie dei miei esperimenti.
Attendo dettagliato elenco del bruesco che schifo e che passione da inserire nel mio database, così da approntarti adeguato menù
:-)

Demoiselle Tucano ha detto...

Io sono ANNI che chiedo il pesto alla genovese fatto come Gesù vorrebbe. Anni, mesi per mesi per trequattordici. Elevatissimo alla n. Copia ed incolla di due. Accelera di cento. Gasa di Perrier. Iperbole di parabola ascendente. Rindonda per mille. Aggiungi un pizzico. Sottolinea a biro nera. Pesta coi piedi. Addiziona. Fine delle energie.

CarneVioletta ha detto...

non c'è posto
per il pesto