sabato 5 luglio 2008

Pecorino's wife

Con tutta questa frutta et verdura è ora di conserve, è scritto pure sul calendario di Frate Indovino.
Questo è forse il mio miglior prodotto della categoria "Cose liffe che si accompagnano ai formaggi", esso è la moglie ideale del Signor Pecorino ma ottima amante di tutti gli altri formaggi stagionati e dei crostini di pane.
Piace sia ai maschi che alle femmine, sembra una precisazione stupida ma vi assicuro che non lo è, pochissime cose ricevono infatti pari consenso dai due generi.
Dunque, piccola premessa: io uso i vasetti riciclati, puliti dalle etichette, e quindi è obbligatorio sterilizzarli ma anche chi compra i bormiolini nuovi dovrebbe farlo [le capsule no perché sono sigillate] perché il nemico batterio è ovunque.
Per sterilizzare i vasetti basta farli bollire per una mezz'ora, ovviamente coperti d'acqua, senza tappo e in una grande pentola, quindi farli asciugare a testa in giù su un panno pulito.
Consiglio vasetti di dimensione medio piccola perché una volta aperta si conserva in frigo per pochi giorni e buttarla é peccato e poi Gesù piange.

1.qualche oretta prima, o il giorno precedente, far ammollare 50 grammi [o meno o più a seconda del gusto] di uvetta passa in acqua tiepida [io ci aggiungo un cucchiaino di aceto balsamico];
2.sbucciare e affettare sottilmente un chilo di bellissime cipolle di Tropea [con le altre viene uno schifo, ho provato];
3.far scaldare un filo d'olio in una grande pentola, unire sul fuoco le cipolle, l'uvetta ben strizzata e un pizzico di prezzemolo, mescolare;
4.quando si saranno ben appassite unire 250 grammi di zucchero di canna e un bel bicchere di ottimo vino bianco secco [o una utilissima bottiglina piccola di prosecco da 20 cl], un pizzico di maggiorana, uno di timo, una presa di sale fino e una bella spolverata di pepe, mescolare;
5.far cuocere finché non si restringe, ci vorrà circa un'oretta, mescolando di tanto in tanto;
6.spegnere, unire un cucchaio di aceto balsamico di ottima qualità, mescolare;
7.invasare la marmellata, bollente, tappare e mettere i vasi a testa in giù per fare formare il sottovuoto, che si vede perché il tappo si abbassa.

A questo punto io, che sono un po' fissata, li avvolgo in strofinacci e li faccio bollire coperti d'acqua per un'oretta....ma ho provato anche a non farlo e il solo sottovuoto ha mantenuto buona la composta.
Fate voi, ma se pensate di consumarla a breve credo possa bastare il sottovuoto.

Una volta aperta si conserva in frigo per circa una settimana [non credo sia mai successo durasse tanto a nessuno ma lo specifico, non si sa mai...] in attesa del prossimo incontro con il Signor Pecorino.

5 commenti:

Gleba's Slave ha detto...

Certo che potevi anche stare un po' più sul generico e includere anche le varianti con frutti vari.. e se a uno non piace l'uvetta?? Eh..
Cmq tu fai che poi la proverò!

Ad ogni modo sempre RESPECT per le tue arti culinarie SISTA.

Cia!

Demoiselle Tucano ha detto...

Io, in qualità di tucana, ce la potrò fare, credi? Ho giustappunto comprato delle cipolle di Tropea, ho temporeggiato qualche giorno e sono lì che mi guardano. Che faccio? Sor è più di sista.

marco macchi ha detto...

Dopo aver provato uno stato di smarrita eccitazione papillare con l'originale fatto da te l'anno scorso, credo che mi cimenterò nella mia pecorino's wife per poi sottoporla al tuo accigliato e temibile giudizio.

CarneVioletta ha detto...

l'importante è, per Tucano specialmente, non apportare modifiche anarchiche al primo tentativo.
Dal secondo sì, ovvio.
Ah, anche usare aceto balsamico ottimo e non avere fretta perché, per dire, a me sabato ci hanno messo 2 ore per restringersi.

Macchi, la visione di me accigliata mi provoca parecchio riso, grazie :-)

xxx ha detto...

una delle cose più buone al mondo. ho mangiato tutto il vasetto con una quantità di pecorini che neanche ricordo, dato che sono stata in coma per giorni.
ma che soddisfazioni...