giovedì 10 luglio 2008

Alvaro

La sensazione di vivere in un film di Pierino sta diventando una costante.Ok vivere in un Paese pruriginoso, ok essere un popolo che si interessa più di cosa fai nelle mutande che di come usi la testa ma, porcazza eva, è tutto un ammiccamento, tutto un vabbé si fa per ridere, mai un momento di arricchimento, mai che per un attimo ci si alzi dalla palude.
Ma basta con questi modi da Bagaglino, con queste buttanate supreme, l'Argentina si avvicina e stiamo qui a parlare dell'esame orale del Ministro, su.
Parliamo di quanto sia incompetente nello scritto e di quanto sia grottesco che nella vita vera, anno 2008, sia LadyBird ad essere premiata.
Se fosse la sceneggiatura di film non passerebbe perché troppo surreale.

Ve lo meritate, Alvaro Vitali*.
[*altro che Sordi, Moretti caro]

10 commenti:

Nicoleugenia ha detto...

Ma MAGARI si avvicinasse, l'Argentina! Quelli stanno avanti a noi anni luce... tanto per dare l'idea dell'evoluzione sociale ed apertura di un paese che fino a l'altroieri era tra i più maschilisti e retoricamente marziali del pianeta, sapevatelo voi che nel 2002 (quindi dicasi ben due anni due prima della prima stagione di Elle Uòrd) e per più di un anno la televisione NAZIONALE argentina ha trasmesso una telenovela ( "099 Central", per chi avesse voglia di documentarsi su Iutubbo) ambientata in un distretto di polizia, in cui due agentesse figherrime e toste si innamorano e si amano per circa 200 puntate con tanto di scene esplicite (niente nudità, perché sempre di novelas si tratta, ma realismo e sensualità a strafottere) e lieto fine, e senza nessuno che faccia più di tanto una piega? E sapevatelo voi altresì che detta telenovela è stato uno dei programmi più seguiti della tivvù argentina di tutti i tempi? Per carità, sicuramente letterine e proteste da parte dei soliti rompicazzo le avranno avute anche loro, e possibilmente una percentuale del folto pubblico era animata da curiosità più morbosa che sincera ma diocàn... qui siamo ancora infestati dai donmattei e donzeni e ancora stiamo a discutere se era il caso di mandare in prima serata la fìcscion in cui la figlia lesbica di Lino Bènfi a stento appariva sullo schermo per un battito di ciglia. Para el gran pueblo argentino, ¡salud! Dico io...

CarneVioletta ha detto...

..in Argentina parlano spagnuolo o una lingua derivata?

Nicoleugenia ha detto...

In argentina se habla lo spagnolo castigliano con alcune minime varianti. Per esempio, colloquialmente essi usano il "vos" invece del "tu" ed usano "Che" come appellativo alternativo al nome proprio fra persone che sono tra loro in confidenza (sì, "Che" come in Che Guevara - che era infatti argentinico)

Demoiselle Tucano ha detto...

Ragazze siciliane svettate sempre. Che belle le convenzioni sociali.

Demoiselle Tucano ha detto...

Su "grottesco" sappiamo tutti che detengo il copyright, eh.

Demoiselle Tucano ha detto...

Anche la mistificazione va parecchio, pure il revisionismo. Vabbè l'ipocrisia, ma non esageriamo. Un esempio stupido, ma illuminante: non ricordo quanto tempo fa, forse due anni, in tv in qualche spettacolo di bassa lega sulla Rai figurava fra gli ospiti Shaggy, o come si chiama, al momento dell'esibizione canora la presentatrice lo annuncia e lo ringrazia "per la rivalutazione della figura della donna che da sempre porta avanti". Così, tanto per mentire un po'.

Nicoleugenia ha detto...

Mistificazione, ma relativista; dopotutto in una scala ideale, rispetto ad un primate del calibro, chessò, di 50c Shaggy è effettivamente un campione di femminismo...

marco macchi ha detto...

Non misuro il grado di civiltà di un Paese dal numero di scene omosessuali che passano sui canali della sua tv. Quantomeno, i parametri che scelgo sono altri, poi ovviamente ognuno ha le sue priorità, come è naturale che sia.
Misuro il grado di civiltà di un Paese anche - non solo, ma anche - dalla competenza e dalla passione civile dei suoi governanti e qui mi ricollego al post.
In tutta questa storia di pompino sì pompino no, è passata in secondo piano l'unica cosa importante, ossia: ma questa, il ministro, lo sa fare o no?

Nicoleugenia ha detto...

Prima si impegni a recitare una scena lesbica in tivvù con passione civile e tutti i sacri crismi, la Carfagna, e poi giudicheremo se è adatta o meno a fare il ministro delle pari opportunità.

CarneVioletta ha detto...

la Carfagna non è capace nemmeno di pettinarsi, figuriamoci fare il ministro, Macchi, o slesbicare, seppur per finta, Nicoleù...

Io pretendo il Ministero dello Sport, mi pare corretto, no?